
La tutela dell’ambiente e il monitoraggio ambientale, sono il futuro per le specie che popolano la Terra, compreso l’uomo.
Fin ora i droni hanno offerto un importante contributo nella tutela del patrimonio ambientale, ad esempio controllando i boschi con termocamere in grado di scovare pericolosi rischi o principi di incendio, ma anche monitorando l’inquinamento delle acque dei nostri fiumi e mari, le condizioni di salute di flora e fauna.
Tra questi importanti compiti potrebbe aggiungersi presto quello del monitoraggio delle radiazioni. Questa è l’idea di un team di scienziati dell’Università Tecnica di Praga che lavorano allo sviluppo di una piattaforma composta da un drone e un rilevatore di radiazioni di bordo, che sarà in grado di rilevare la presenza di radiazioni in aree come porti, aeroporti, luoghi colpiti da disastri, discariche e ovviamente impianti nucleari.

Dal momento che l’eventuale presenza di radiazioni può interferire pesantemente sulla strumentazione del drone fino a comprometterne il volo, gli scienziati mirano da un lato a schermare adeguatamente il velivolo, e dall’altro ad equipaggiarlo solamente con ciò che è strettamente necessario.
Secondo gli sviluppatori, questo innovativo sistema di monitoraggio delle radiazioni sarà più sicuro e più economico rispetto al metodo tradizionale con squadre dislocate sul luogo, senza considerare l’enorme quantità di rischi per la salute che verrebbero risparmiati.
Il programma prevede la messa a punto del primo prototipo già nel prossimo autunno, mentre il lancio della piattaforma sul mercato dovrebbe arrivare un anno più tardi, nell’autunno del 2021.
Fonte: dronezine.it