Droni in prima linea per il monitoraggio delle radiazioni.

Informatica Taranto

La tutela dell’ambiente e il monitoraggio ambientale, sono il futuro per le specie che popolano la Terra, compreso l’uomo.

Fin ora i droni hanno offerto un importante contributo nella tutela del patrimonio ambientale, ad esempio controllando i boschi con termocamere in grado di scovare pericolosi rischi o principi di incendio, ma anche monitorando l’inquinamento delle acque dei nostri fiumi e mari, le condizioni di salute di flora e fauna.

Tra questi importanti compiti potrebbe aggiungersi presto quello del monitoraggio delle radiazioni. Questa è l’idea di un team di scienziati dell’Università Tecnica di Praga che lavorano allo sviluppo di una piattaforma composta da un drone e un rilevatore di radiazioni di bordo, che sarà in grado di rilevare la presenza di radiazioni in aree come porti, aeroporti, luoghi colpiti da disastri, discariche e ovviamente impianti nucleari.

This picture taken on April 5, 2020, shows a person holding a Geiger counter at the scene of a forest fire at a 30-kilometer (19-mile) Chernobyl exclusion zone, not far from the nuclear power plant. – Ukrainian authorities on April 5 reported a spike in radiation levels in the restricted zone around Chernobyl, scene of the world’s worst nuclear accident, caused by a forest fire. “There is bad news – radiation is above normal in the fire’s center,” Yegor Firsov, head of Ukraine’s state ecological inspection service, said on Facebook. (Photo by Yaroslav EMELIANENKO / AFP) (Photo by YAROSLAV EMELIANENKO/AFP via Getty Images)

Dal momento che l’eventuale presenza di radiazioni può interferire pesantemente sulla strumentazione del drone fino a comprometterne il volo, gli scienziati mirano da un lato a schermare adeguatamente il velivolo, e dall’altro ad equipaggiarlo solamente con ciò che è strettamente necessario.

Secondo gli sviluppatori, questo innovativo sistema di monitoraggio delle radiazioni sarà più sicuro e più economico rispetto al metodo tradizionale con squadre dislocate sul luogo, senza considerare l’enorme quantità di rischi per la salute che verrebbero risparmiati.

Il programma prevede la messa a punto del primo prototipo già nel prossimo autunno, mentre il lancio della piattaforma sul mercato dovrebbe arrivare un anno più tardi, nell’autunno del 2021.

Fonte: dronezine.it

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