
Un piccolo disco di cristallo, del diametro di circa un pollice, riesce a ospitare 360 TB (TeraByte) di dati, mantenendosi stabile anche a temperature da capogiro, arrivando a resistere 13,8 miliardi di anni a 190°C. Non è fantasia ma concreto risultato delle ricerche sviluppate dall’Optoelectronics Research Centre (ORC) della University of Southampton nel Regno Unito, una conquista dell’optoelettronica che potrebbe aprire nuove strade al data storage.
Utilizzando vetro nanostrutturato, i ricercatori sono riusciti a sviluppare la registrazione dei dati digitali in una struttura 5D, vale a dire a cinque dimensioni. Per farlo, è stato utilizzata la struttura laser al femtosecondo.
Gli autori della scoperta sostengono che la stabilità di questa tecnologia di memoria portatile sia tale da rendersi particolarmente utile per organizzazioni come musei, biblioteche ed archivi, che hanno la necessità di memorizzare quantità ingenti di dati.