Pur di riuscire a guadagnare qualche centinaio di euro a fine giornata, gli hacker sono pronti a tutti, anche a impaurire gli utenti tramite un finto avviso della Polizia di Stato. Negli ultimi giorni, i pirati informatici hanno creato una falsa pagina su Internet in cui chiedono 100 euro agli utenti per sbloccare il loro dispositivo mobile o fisso.
Gli utenti sono accusati di aver visionato, distribuito e memorizzato materiale pedopornografico e per questo motivo la Polizia di Stato avrebbe bloccato l’accesso al computer. In realtà si tratta solamente di una pagina creata ad hoc dai pirati informatici per mettere paura agli utenti e convincerli a pagare. A dare l’allarme è la stessa Polizia di Stato attraverso l’account Facebook “Una vita da Social”, e mette in guardia le persone dall’aprire link o dal rispondere a messaggi di questo genere. Si tratta di cryptolocker, uno speciale tipo di ransomware, che cercano di infettare il computer dell’utente per infettarlo e richiedere un riscatto.
L’account una Vita da Social della Polizia di Stato consiglia gli utenti di cancellare immediatamente qualsiasi messaggio di questo genere e di non aprire nessun link. Si tratta di file malevoli pronti a infettare il computer o lo smartphone delle persone. Inoltre, la Polizia di Stato non manda messaggi attraverso i social network e soprattutto non chiede denaro. Quando si naviga è necessario fare sempre la massima attenzione e segnalare alle forze dell’ordine eventuali anomalie.
Fonte: tecnologia.libero.it