Windows 11: ReFS destinato a mandare in pensione NTFS

Informatica Taranto

ReFS (Resilient File System) su Windows 11? Per esteso si legge Resilient File System e, in verità, non si tratta di una novità assoluta. Il suo annuncio originale risale infatti al periodo 2011-2012, in concomitanza con il lancio di Windows 8. Fino a oggi, però, ha visto il suo ambito d’applicazione circoscritto entro i confini di Windows Server.

Quali sono i suoi vantaggi? La resilienza, almeno stando a quanto dichiarato da Microsoft, per rilevare con precisione eventuali danneggiamenti attraverso un approccio proattivo e risolverli senza interruzioni. Vi si aggiungono un incremento prestazionale e il supporto per file dalle dimensioni massime che arrivano a 35 PB, in confronto al limite dei 256 TB che interessa NTFS.

Non è dato a sapere con quali tempistiche il gruppo di Redmond abbia intenzione di introdurre il supporto nativo a ReFS in Windows 11. L’attesa potrebbe non essere breve, considerando come sia ancora assente nella build 25281 del sistema operativo rilasciata agli Insider presenti nel canale Dev.

Al momento, l’unico modo per attivarlo è ricorrere a un workaround, sconsigliato però ai più. Non è nemmeno da escludere la possibilità che, in seguito all’introduzione, il nuovo file system possa essere selezionato solo durante l’installazione della piattaforma e non in seguito, per ragioni legate a compatibilità, integrità e conversione dei file.

Fonte: punto-informatico.it

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