La prima stampante Biomedica da una Stampante 3D desktop

Informatica Taranto

Stiamo vivendo un momento storico in cui le stampanti 3d hanno prezzi accessibili, ed ora siamo pronti a dimostrare le varie applicazioni della stampa 3D. Un orgoglio americano questa volta, infatti la startup “3D Cultures” ha sviluppato la prima bioprinter 3D Tissue Scribe 3D cioè un sistema di stampa desktop dotato per i bio-materiali nei laboratori di ricerca, nelle aule e anche in casa.

Il team di 3D Cultures ha semplicemente modificato la stampante 3D desktop di partenza, Monoprice Select Mini, rimuovendo l’estrusore del sistema originale che è stato sostituito con un dispositivo per il riscaldamento e la depressione di una siringa.

Infatti l’unica differenza tra la stampa biografica e la stampa 3D sono i materiali utilizzati: mentre la stampa 3D utilizza plastica fusa, la bioprinting si basa su materiali organici come il collagene o le alghe. Quindi, nello scribe del tessuto, l’impianto originale della stampante è stato sostituito con una siringa caricata con materiali organici, che viene lentamente depresso da un motore passo-passo NEMA 17. Il resto del Monoprice Select Mini rimane intatto ed ecco che una stampante 3D iniziale diventa un bioprinter 3D completamente funzionale.

Con il software di stampa 3D praticamente sempre open-source, l’hardware generalmente standardizzato e la tecnologia delle stampanti desktop esce un prodotto con un costo di 300 dollari scarsi.

 

Fonte: 3ders.org

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